ROMANIA, A ROMA PRIMA BORSA DEL LAVORO PER IMMIGRATI: ...

Presenti stand di società romene, italiane e statunitensi


Roma, 23 feb. (Apcom) - Un'iniziativa che non solo risponde agli interessi dell'economia romena, ma che va nella direzione auspicata dalle istituzioni italiane, riguardo a flussi migratori controllati in modo tale da limitare possibili casi di violenza come quelli tristemente saliti alla ribalta della cronaca con l'omicidio della signora Giovanna Reggiani ad opera di un romeno clandestino, Mailat. "Il caso Nicolae Mailat non ha influito sull'organizzazione della Borsa del lavoro. Questa tragedia ci ha spinto a porre più attenzione ai problemi dell'immigrazione illegale e al diritto alla sicurezza dei cittadini italiani. Ma questa iniziativa si pone come principale obiettivo quello di riportare la manodopera in Romania", ha concluso Pacuraru.

Superata con difficoltà la folla all'ingresso, si sale al primo piano del Centro Cittadino per l'Immigrazione, dove si apre un grande salone con numerosi stand allestiti di società romene a caccia di operai. Ad ogni banchetto, un rappresentante della compagnia che offre spiegazioni sulle possibilità di impiego e illustra le principali attività sul territorio. Ogni persona interessata deve riempire un formulario indicando dati anagrafici, recapito, anni d'esperienza e eventuale specializzazione. Formulari che poi saranno vagliati dalle società per una prima selezione. I lavoratori selezionati, saranno richiamati per un colloquio, in Italia.

Fra i vari stand anche quello di un'azienda di impiantistica italiana, la Colma, che opera in tutta la Romania e in particolare a Bucarest. "Non ci aspettavamo un tale afflusso, tutte queste persone ci hanno preso alla sprovvista tanto che abbiamo finito il materiale illustrativo", racconta Andrea Petrillo, direttore commerciale della Colma. "Noi offriamo cinquanta posti per operai specializzati, purtroppo la maggior parte di chi si presenta ha poche qualifiche. In tutti i casi - conclude - quella della Borsa del Lavoro, è sicuramente un progetto interessate da sviluppare".

Girando si scopre che la portata dell'iniziativa ha raggiunto anche società di livello internazionale, come la statunitense Bechtel, che si occupa della costruzione dell'autostrada tra Bucarest e Budapest. "E' una manifestazio0ne molto positiva, da ripetere a Torino e Milano, dove la comunità romena è più grande. Le opportunità in questo momento in Romania sono enormi. Noi offriamo fino a 5mila posti di lavoro", spiega il rappresentante Dorus Draghici, "se uno vuole tornare questo è il momento giusto".

fonte http://notizie.alice.it/

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