Wikileaks: Russia Stato della mafia


La Russia ”è virtualmente uno Stato della mafia”. Così i diplomatici americani secondo i documenti di Wikileaks riportati dai siti di alcuni quotidiani Usa. La Russia e le sue agenzie usano i boss della mafia per effettuare le loro operazioni, la relazione è così stretta che il Paese è divenuto ”virtualmente uno stato della mafia”.

Wikileaks: Contractor Romania ha ucciso civili in Iraq

Danubia Global Inc. è una società rumena, la cui presenza in Iraq ha causato la morte di molti civili, afferma il sito Wikileaks inchiesta. Di proprietà, tra gli altri, da un ex generale di intelligence rumeno, Mihail Bichir, la società aveva stretti legami con la CIA e ad altre imprese private. A un certo punto, si avrebbe anche servito come una copertura per una società statunitense, Custer Battles, che era stato vietato di entrare in Iraq a causa di uno scandalo di frode 3 milioni di dollari.

Danubia il suo quartier generale, ufficialmente, in un condominio, appena dietro il numero di porta dove il generale residenza Bichir è. Tuttavia, attraverso i conti della società ingenti somme di denaro hanno correre avanti e indietro dal 2004.


fonte articolo http://taskforcetv.wordpress.com/2010/10/25/wikileaks-romanian-contractor-killed-civilians-in-iraq/

Un romeno su due ritiene che si vivesse meglio durante il regime comunista

fonte articolo da http://www.blitzquotidiano.it


Nostalgia comunista: sondaggio, un rumeno su due rimpiange Ceausescu


Un romeno su due ritiene che si vivesse meglio durante il regime comunista, crollato nel dicembre 1989: lo stima un sondaggio commissionato dall’Istituto per l’investigazione dei crimini del comunismo e la memoria dell’esilio romeno (Iiccmer).

I risultati del sondaggio, condotto dall’agenzia Csop e divulgato oggi, indicano inoltre che il 25% dei romeni è convinto l’ex dittatore Nicolae Ceausescu abbia fatto del bene al Paese, contro il 15% di avviso opposto. Il 40% degli intervistati definisce comunque criminale il regime comunista.

Inoltre, il 75% considera che gli ex agenti e collaboratori della Securitate, la famigerata polizia politica comunista, non dovrebbero più ricoprire incarichi pubblichi o dovrebbero dimettersi se ne rivestono.

Intervistato dalla radio pubblica Romania Actualitati, il direttore dell’Iiccmer, Adrian Cioflanca, ha spiegato che dal sondaggio risulta che la gente non condanna il comunismo nel suo insieme ma solo certi aspetti, che confronta col presente, come le case o i posti di lavoro che il regime assicurava alla popolazione.
23 settembre 2010

MISS ROMANIA ELETTA IN CINA "MISS BIKINI INTERNATIONAL"

(AGI) Pechino, 30 mag.- La rumena Diana Irina Boanca ha vinto la finale del 35esimo concorso di Miss Bikini International World. Il concorso si e' svolto sabato notte nella citta' di Sanya, capitale dell'isola subtropicale cinese della provincia di Hainan. La rumena ha sbaragliato la concorrenza di altre 63 partencipanti. La venezuelana Luna Ramos, l'australiana Kasey-Lee Brunker, la cinese Zhao Qian e la lettone Diana Kubasova sono state incoronate rispettivamente Miss Estate, Miss Primavera, Miss Autunno e Miss Inverno.
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Apre una biblioteca romena a Milano

La biblioteca è stata fondata con l’obiettivo di conservare l’identità culturale e linguistica dei romeni residenti nella Regione Lombardia e mette a disposizione dei lettori diverse categorie di libri: letteratura, storia, poesia, geografia, letteratura universale, album, dizionari, letteratura per i bambini ecc.

Per il pubblico italiano la biblioteca offre dizionari, libri per imparare la lingua romena, la grammatica romena, degli album ed altro.

La biblioteca ha anche una videoteca con cd, dvd, cassette di musica romena, musica classica, film, documentari artistici, racconti per i bambini in lingua romena. Saranno inoltre a disposizione col tempo, una vera e propria videoteca di balletto e relativi testi al fine di approfondire la cultura tersicorea.

Nel programma della biblioteca un’ attenzione particolare sarà data alla creazione di una rete di comunicazione e partnership culturali con le associazioni romene e la comunità dei romeni in Italia. In modo specifico, la biblioteca fornirà materiali didattici agli italiani che intendono imparare il romeno e conoscere la cultura romena ed agli studenti romeni delle università italiane che necessitano materiale informativo utile per preparare le tesi o altre ricerche.

La biblioteca, oltre ad essere un luogo per il prestito dei libri, vuole diventare anche un centro d’informazione comunitaria e multi culturale, uno spazio culturale nato con il proposito di facilitare gli scambi interculturali italo-romeni.

Per costituire la biblioteca romena il Centro Culturale Italo-Romeno ha avuto il supporto della Biblioteca Nazionale di Bucarest, della Biblioteca provinciale di Brasov, dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, dell’Accademia di Romania a Roma, dell’Istituto di Ricerca Umanistica di Venezia, della Fondazione Nazionale Romeni all’Estero e della ditta Smith & Smith attraverso il Centro Culturale “La Strada” di Roma.

Orario di apertura: martedi (10.00 – 14.15) e giovedi (17.00 – 19.00)

Responsabile biblioteca: Violeta Popescu

Responsabile Videoteca di Danza, Sabrina Arpini

Tel. +39 0236577764 / Fax. +39 0289402234 / Cell. +39 3407638880

www.culturaromena.it; info
culturaromena@gmail.com

fonte : http://www.culturaromena.it/Home/tabid/36/articleType/ArticleView/articleId/374/Apre-una-biblioteca-romena-a-Milano.aspx

Hacker romeni contro Le Monde

22-04-2010
Romania - Dopo avere, nei giorni scorsi, colpito il Daily Telegraph, questa volta nel mirino degli hacker romeni è finito Le Monde. L'attacco dei pirati informatici è di carattere politico. I giornali europei, infatti, sono colpevoli di avere trasmesso un'immagine falsata e ingannevole del popolo romeno. La falsità sta nell'aver associato i romeni tout court ai Rom. La brigata "Sicurezza Nazionale Romena" (questo è il nome che si sono dati gli hacker) ci tiene a precisare, entrando nei siti dei giornali nemici, che "gli zingari non sono romeni. I romeni non chiedono l'elemosina per strada". E richiamano anche il "comune sangue latino" che lega il popolo romeno a quelli dell'Europa occidentale, o buona parte di essa. Ecco allora che un'azione di pirateria informatica diventa preciso atto politico di sfondo razzistico. Ed emerge qui un tema fondamentale, quello della banalizzazione del razzismo che impedisce un confronto serio su problematiche che effettivamente esistono in Europa centro-orientale inerenti alla minoranza Rom...

fonte http://www.net1news.org/hacker-romeni-contro-le-monde.html

Uccise due romeni e nascose cadaveri in una tinozza Arrestato a Bergamo

Uccise due romeni e nascose cadaveri in una tinozza Arrestato a Bergamo

Nell'agosto del 2006 l'uomo aiutò il cognato ad uccidere, a colpi di fucile, due giovani operai della sua azienda agricola di Scanzarosciate. Scoperto, dovrà scontare 21anni di reclusione

Bergamo, 23 aprile 2010 - Arrestato a Bergamo l’autore di un efferato duplice omicidio. I carabinieri del Comando provinciale di Bergamo hanno catturato A. A., un 61enne responsabile di avere aiutato il cognato G. P., un coltivatore 60enne di Scanzorosciate, nell’omicidio di due giovani rumeni di 31 e 29 anni, occultando poi i cadaveri all’interno di una tinozza.



Il duplice delitto avvenne davanti all’abitazione dei due assassini la sera del 3 agosto 2006, quando due operai romeni, lavoratori in nero, recatisi dall’uomo nel tentativo di ricevere il pagamento delle loro prestazioni, furono freddati con numerose fucilate. Il 61enne, rintracciato sul posto di lavoro presso una ditta di Curno, è stato condotto nel carcere di Bergamo per espiare una pena di 21 anni di reclusione.

fonte : http://ilgiorno.ilsole24ore.com/cronaca/2010/04/23/322549-uccise_romeni_nascose_cadaveri_tinozza.shtml

Teneva quattro operai romeni come schiavi..

VITERBO
Teneva quattro operai romeni come schiavi
rinviato a giudizio imprenditore agricolo

Secondo l'accusa Francesco Marcucci costringeva i lavoratori a vivere in condizioni disumane
e a lavorare quindici ore al giorno senza stipendio. Il gup ha rigettato la richiesta di scarcerazione


Riduzione in schiavitù di quattro persone. Con questa accusa un imprenditore agricolo viterbese di 42 anni, Francesco Marcucci, in carcere da cinque mesi, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Roma. Secondo l'accusa avrebbe costretto quattro immigrati romeni a lavorare in nero nella sua azienda agricola di Ischia di Castro per 15 ore al giorno e senza stipendio.

I quattro operai, inoltre, sarebbero stati costretti a vivere in condizioni disumane all'interno di ambienti privi di servizi igienici, acqua, luce e a dormire su materassi distesi per terra. Anche i pasti sarebbero stati al di sotto delle necessità e in cattivo stato di conservazione. La prima udienza del processo è stata fissata per il 6 luglio. Il gup ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati dell'imprenditore.

Marcucci fu arrestato il 5 novembre del 2009 dai carabinieri della Compagnia di Tuscania che compirono un blitz nella sua azienda agricola e liberarono i quattro lavoratori. Dalle indagini emerse che l'imprenditore li aveva fatti arrivare dalla Romania con la promessa che li avrebbe assunti come pastori e avrebbe garantito loro uno stipendio regolare oltre a vitto e alloggio. Ma in otto mesi non avrebbe versato alcun compenso e li avrebbe segregati nella sua azienda.

Il processo si svolgerà a Roma in quanto per il reato di riduzione in schiavitù è competente la Direzione distrettuale antimafia di Roma. Nel 2008, mentre era alla guida di una trebbiatrice, l'imprenditore fu colpito al volto da un colpo di fucile sparato da una persona rimasta ignota.

(23 aprile 2010)

fonte http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/04/23/news/viterbo_romeni_schiavitu-3566453/

Romania, padre e figlio italiani sfruttano prostitute

I due sono stati arrestati
Romania, padre e figlio italiani sfruttano prostitute
Avevano creato un club di massaggi dove "lavoravano" ragazze anche minorenni

Ragusa - Un italiano di 56 anni, Salvatore Di Natale, è stato arrestato oggi a Vittoria dagli agenti della squadra mobile della Questura di Ragusa, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Di Natale avrebbe organizzato in Romania un club di massaggi nella cui sede si prostituivano giovani donne e anche minorenni. L’uomo è stato rintracciato da una pattuglia del Commissariato di Vittoria mentre transitava in Via Garibaldi alla guida di un’autovettura di sua proprietà. Immediatamente riconosciuto e bloccato, è stato condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile per gli atti di rito e, poi, associato al carcere di Ragusa. L'ordine di custodia cautelare internazionale era stato emesso dal Tribunale della città romena di Sibiu, che lo ha condannato, con sentenza divenuta definitiva, a cinque anni di reclusione.

Stamattina, inoltre, è stato arrestato anche il figlio, Giuseppe Di Natale, di 26 anni, colpito dallo stesso provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria rumena, sempre con una pena di cinque anni per il medesimo reato del padre. Le ricerche del giovane erano scattate ieri sera dopo il ritrovamento del padre e, nonostante la mancata collaborazione dei familiari, l’attività di indagine ha permesso di risalire all’abitazione di un suo amico dove, a seguito di accertamenti ed appostamenti, nella mattinata è stato rintracciato e tradotto in carcere.

I due saranno trattenuti in cella in attesa dell’espletamento delle formalità che consentiranno la loro estradizione in Romania, dove sconteranno la pena.

Eleonora Ballatori

fonte http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=46239&titolo=Romania,%20padre%20e%20figlio%20italiani%20sfruttano%20prostitute

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