Foto maglia Romania

Romania al BIT 2011 fino al 20 febbraio a Rho Fiera Milano


L’associazione per la promozione turistica della Bucovina (ROMANIA) in collaborazione con APT Vama Turism Vi invita a visitare il suo stand in occasione del BIT Milano 2011 che si terrà dal 17 al 20 febbraio a Rho Fiera Milano.

Un modo di conoscere da vicino le nostre proposte turistiche in uno dei territori più rinomati dalla Romania.

La Bucovina è una regione situata nel nord della Romania (Moldavia) il cui nome, risalente al 1774, significa "paese coperto da foreste di faggi". Famosa per i suoi bellissimi paesaggi, la Bucovina lo è ancora di più per i suoi monasteri affrescati costruiti nei sec. XV-XVI sotto i principi moldavi Stefano il Grande e suo figlio Petru Rares. Attualmente i monasteri della Bucovina sono posti sotto la protezione dell'Unesco come patrimonio dell'umanità. Un territorio incontaminato di una reale bellezza che è in grado di offrire ai visitatori un ottima combinazione tra natura, spiritualità, tradizioni, cultura ed ospitalità dei suoi abitanti.

Vi aspettiamo presso lo stand dell’Ente Nazionale per il Turismo della Romania - Pad. 4 Stand E68 F75 - nelle vicinanze di una delle uscite principali, vicino ai Paesi scandinavi, Olanda, Bosnia e Herzegovina, Lituania e lo stand della rivista/trasmissione “Turisti per Caso”.

Per il pubblico dei viaggiatori è disponibile l’acquisto dei biglietti online oppure la pre-registrazione sul sito http://www.bit.fieramilano.it/content/pubblico-dei-viaggiatori

Info:
APT Bucovina Romania
mihaela.cano@gmail.com
cell. 3403331390
http://www.bucovinaturism.ro/
http://www.vama-bucovina.ro/

romeninitalia.com

Boom di dentisti italiani iscritti in Romania per aggirare la 'roulette russa' dei test


Giuseppe Renzo (Cao): "Il ministero esegue un'attenta verifica"

Roma - (Adnkronos Salute) - Il racconto di uno studente a Bucarest: "In Romania almeno un migliaio di diplomati connazionali, sono delusi dal 'mercato di test' che c'è in Italia"

Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute) - Partire diplomati per tornare 'dottori': sono sempre di piu' gli studenti italiani che si iscrivono ai corsi di Medicina all'estero, senza passare per la roulette russa dei test d'ingresso delle universita' italiane. La Romania e' tra i Paesi in cima alla lista di quelli scelti dagli aspiranti camici bianchi del nostro Paese. Anzi, soprattutto dagli aspiranti dentisti, dal momento che la maggior parte dei giovani 'emigra' per studiare odontoiatria. Ad oggi si stima che circa mille ragazzi italiani stiano studiando nelle facolta' di 'Medicina Dentara' degli atenei romeni. Insomma, se si hanno abbastanza soldi da spendere e la voglia di imparare una lingua straniera come il romeno, il gioco e' fatto: dopo sei anni si puo' avere tra le mani un titolo spendibile in tutta Europa, e quindi anche da noi. Senza passare per la 'forca' dei quiz.

"Nella mia universita' - racconta all'Adnkronos Salute A.V., studente italiano 22enne iscritto alla facolta' di Medicina Dentara dell'ateneo privato Tito Maiorescu di Bucarest - piu' che delle prove di ingresso ci sono dei test valutativi, basati su conoscenze minime". Ed e' proprio il fatto di poter evitare i quiz d'accesso a spingere tanti studenti italiani a tentare questa strada oltreconfine. "Inutile nascondersi - confessa A.V. - il 99,9% dei ragazzi che studia qui, secondo me, lo ha deciso perche' deluso dal 'mercato di test' che c'e' in Italia. E non lo dico io - sottolinea - ci sono tanto di indagini giudiziarie a confermarlo. Basti pensare a quello che e' successo negli anni passati ai test di ingresso a Medicina nelle universita' di Bari e Catanzaro. A me - sottolinea - non piace corrompere un organo dello Stato per entrare all'universita'".

Secondo il racconto di A.V., in Italia esisterebbe un vero e proprio 'listino prezzi' legato al superamento delle prove d'ingresso. "A quanto ne so, in base anche ai racconti di altri studenti - dice il ragazzo - in alcune facolta' di Medicina si pagavano dagli 80 ai 120 mila euro per superare i test ed entrare. Da pagare in 3 tranche da 40 mila". E, a volte, non si aveva neanche la certezza di farcela. Piu' di un ragazzo e' stato vittima di vere e proprie truffe. "Esistono infatti anche i 'falsari degli ingressi' - spiega A.V. - che prendono i soldi e non ti fanno nemmeno superare i quiz".

Tutti questi motivi hanno spinto A.V. a non tentare nemmeno di superare i quiz qui in Italia. "Mio padre - racconta - mi ha detto senza mezzi termini: 'Evitati una delusione"'. L'obiettivo di A.V., una volta ottenuta la laurea, e' quello di tornare in Italia. Anche perche', cosi' come tanti altri ragazzi italiani che vanno a studiare medicina all'estero, A.V. e' figlio di un medico. "Il mio papa' - dice A.V. - ha uno studio dentistico". Insomma, una volta rientrato in Italia con la laurea in mano, non gli sara' difficile trovare lavoro.

Qualche ostacolo e qualche prova da superare c'e' pero', anche per chi decide di andare a studiare in Romania. "Per chi vuole iscriversi nella mia universita' - spiega A.V. - e' obbligatorio fare un corso preparatorio di lingua romena organizzato dall'ateneo, che si conclude con un esame da sostenere nell'universita' statale di Lingua e Letteratura". E non e' uno scoglio facilissimo da superare. "Almeno il 40% dei ragazzi - spiega A.V. - viene bocciato", e addio iscrizione. "Anche se - precisa lo studente italiano - il romeno e' una lingua neolatina per nulla difficile".

Per chi ce la fa ci sono naturalmente diverse spese da affrontare. Anche se non si tratta di costi esagerati. "All'universita' Tito Maiorescu di Bucarest il costo del corso, che dura 6 anni e prevede la frequenza obbligatoria, e' di 3 mila euro l'anno". Per il resto le spese non sono troppo elevate. "Sia gli affitti delle case che il costo della vita non sono particolarmente alti". E sembra proprio questo il motivo che spinge molti ragazzi italiani a scegliere come destinazione la Romania, piuttosto che la Spagna o altri Paesi dove nelle universita' private non c'e' il limite di ingresso a Medicina.

Intanto, negli ultimi anni, il 'plotone' dei ragazzi italiani che hanno scelto di andare a studiare medicina in Romania si e' fatto sempre piu' corposo. "Al momento, nella mia universita' - spiega A.V. - siamo un centinaio di ragazzi italiani, e il 90% studia odontoiatria. Se pero' si fa un calcolo sull'intero Paese, penso si possa stimare una cifra intorno a mille giovani. Anche se - precisa il ragazzo - numeri precisi e' difficile averne, perche' le universita' non sono in comunicazione tra loro. Di certo - aggiunge - gli atenei con il maggiore afflusso di studenti italiani si trovano a Oradea e Arad".

"Il vantaggio di studiare qui in Romania - spiega A.V. - e' che qui ci sono leggi che permettono agli studenti di praticare molto di piu' di quanto avviene in Italia. E - aggiunge - la pratica si effettua negli ospedali pubblici. Inoltre, dopo il conseguimento di tutti gli esami del terzo anno, c'e' la possibilita' di prendere un attestato che permette di lavorare presso studi privati, come assistente dentista. E questo - sottolinea A.V. - e' un bel vantaggio per noi studenti".

Essendo la Romania un Paese che fa parte dell'Unione europea, esiste l'obbligo di riconoscimento della laurea. Ma non e' cosi' scontato. "Il ministero della Salute, che e' l'organo deputato al riconoscimento del titolo - spiega il presidente nazionale della Commissione dell'Albo degli Odontoiatri (Cao), Giuseppe Renzo - esegue un'attenta verifica, che tiene conto di alcuni parametri, tra cui: la presentazione del percorso formativo, il piano di studi, la conoscenza della lingua. Insomma, il percorso formativo e le metodologie devono essere verificabili e trasparenti".

Questo per evitare di abilitare falsi medici o finti dentisti. "Ci sono stati - racconta Renzo - casi di ragazzi italiani che non avevano frequentato i corsi e non conoscevano neanche il romeno. Soprattutto prima del 2007 - anno dell'ingresso della Romania nella Ue - si sono verificati episodi assai nebulosi".

Anche in Spagna ci sono tanti ragazzi italiani che si iscrivono a Medicina e Odontoiatria nelle universita' private del Paese. Ma in terra iberica, a sentire Gianfranco Prada, presidente dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), la situazione e' meno 'nebbiosa'. Anzi. "Il percorso formativo degli atenei spagnoli e' professionale e trasparente. Paragonabile a quello delle migliori universita' italiane. E' una formazione, soprattutto quella pratica, assolutamente completa". Ma anche costosa. "Il costo dei corsi, compreso il soggiorno al college, e' di circa 20 mila euro l'anno".

Sara' per questo che molti preferiscono prendere la strada che porta in Romania. L'importante e' che i ragazzi seguano pero' dei corsi seri e qualificati. E' quindi fondamentale scegliere bene l'universita' dove iscriversi. Anche perche', come afferma il presidente dell'Andi, "ci sono alcuni atenei in Romania dove la laurea si 'compra'. Universita' dove si fanno corsi senza obbligo di frequenza che facilitano al massimo gli studenti, ma che non danno garanzie formative".


Senza contare che esiste un vero e proprio giro di lauree fasulle che arriva da quella parte d'Europa. Un giro che, grazie alle attente verifiche del ministero, si e' riusciti in questi anni a sventare. "Nel mare magnum delle certificazioni di titoli conseguiti all'estero - spiega Renzo - girano centinaia di lauree false, opera di organizzazioni paramafiose, che agiscono soprattutto nell'area dell'Est europeo".

Sul perche' la maggior parte dei ragazzi che vanno all'estero decide di studiare proprio odontoiatria, il presidente della Cao non ha dubbi: "Vogliono diventare tutti dentisti perche' nell'immaginario collettivo essere dentista equivale a 'lavoro subito' e 'ricchezza'. Il ragionamento e': basta ottenere il titolo e si puo' iniziare a lavorare". E per molti e' proprio cosi'. "E' vero. La maggior parte dei ragazzi che si laureano in Odontoiatria all'estero e' proprio figlio o figlia di un dentista, con tanto di studio pronto in cui iniziare a lavorare", conclude Renzo.

Fonte: Adnkronos IGN

Constantin Brâncuşi lo scultore romeno

Constantin Brâncuşi (Peştişani, 19 febbraio 1876 – Parigi, 16 marzo 1957) è stato uno scultore romeno (pronuncia rumena [konstan'tin brɨŋ'kuʃi̥]).

Dopo studi di scultura all'Accademia di Bucarest lavorò a Vienna e Monaco (1899-1904) per trasferirsi poi a Parigi, dove frequentò gli studi di Antonin Mercié e di Rodin. Nel 1908 strinse amicizia con Modigliani, Satie e Duchamp; nel 1913 espose tre sculture alla mostra dell'Armony Show di New York. Dal 1914 al 1918 creò una serie di sculture il legno che testimoniano il suo interesse per il primitivismo.

Dopo la prima guerra mondiale accentuò nelle sue opere il gusto per l'astrazione, alla ricerca della forma-tipo, della forma genitrice. Nel 1937 tornò in Romania, dove eseguì sculture per il giardino pubblico di Târgu Jiu, e fu in India, dove progettò un tempio della meditazione per il maragià di Indore. Tra i suoi allievi si può annoverare Isamu Noguchi.




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