Il fiume Danubio

Danubio, “il fiume dei re e il re dei fiumi” bagna per 1.075 km (il 38% del suo corso) il Sud della Romania, formando un confine naturale con la Bulgaria e per sfociare poi nel Mar Nero attraverso un bellissimo delta dichiarato riserva naturale della biosfera e patrimonio Unesco dell’Umanità. Lungo il suo cammino, il Danubio attraversa montagne e pianure per raggiungere glorioso il mare lasciando sulla sponda romena porti e paesi la cui vita è stata influenzata e dipende in grande misura dal fiume. Le principali città-porto sono: Orsova, eretta sulle rovine del castro romano Dierna, Drobeta Turnu Severin, dove possono essere ammirati i ruderi del castro romano, delle terme e del ponte costruito da Apollodoro di Damasco che permise alle legioni romane comandate dall’imperatore Traiano di attraversare il Danubio e poi di vincere la guerra contro i Daci, Calafat, Turnu Magurele, Giurgiu che deve il suo nome ai navigatori genovesi che avevano chiamato il porto San Giorgio, Oltenita dove si trova il sito archeologico Gumelnita (le tracce di un’anticà cività che porta lo stesso nome), Calarasi, Braila, Galati, Tulcea e Sulina. Eretta mille anni fa, Sulina (allora si chiamava Selina) diventa nel 1318 porto genovese. In seguito alla convenzione russo-austriaca firmata a Sankt Petersburg nel 1840, Sulina viene nominata porto marittimo-fluviale e vengono messe le basi della navigazione libera sul Danubio. Nel 1856 nasce, con la sede a Sulina la Commissione Europea del Danubio di cui facevano parte i rappresentanti del Regno Unito, Francia, Austria, Germania (Prussia), Italia (Sardegna), Russia e Turchia. Sulina diventa porto franco e ha uno sviluppo veloce assicurato anche dallo statuto di neutralità sia in tempo di pace che di guerra. Si può dire senza sbagliare che a Sulina è nato e si è sviluppato per la prima volta il concetto dell’Europa Unita manifestato attraverso un profondo spirito di tolleranza e convivenza multietnica. Alla fine del secolo XIX Sulina aveva una popolazione di 4889 abitanti di cui 2056 greci, 803 romeni, 558 russi, 444 armeni, 268 turchi, 211 austriaci, 173 ebrei, 117 albanesi, 49 tedeschi, 45 italiani, 35 bulgari, 24 inglesi, 22 tartari, 22 muntenegrini, 21 serbi, 17 polacchi, 11 francesi, 6 danesi, 4 indiani e 3 egiziani che manifestavano liberamente la loro religione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’influenza sovietica ha cancellato tutte lle tracce della storia di 83 anni della Commissione Europea del Danubio e ha portato al declino la vita socio-economica della città.

2 commenti:

  1. io dsono romena mi chiamo ana e ho 25 anni e io ho fatto delle ricierche quando avevo 12-13 anni ed ne ero sicurissima che era cosi .
    volevo quardare su un sito se era vero,ma non ezistiva ,
    e allora o fatto tutta dasola e pensavo che avevo ragione ,e ora ne ho la conferma .
    con tanto affeto ana

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