Siti archeologici in Romania

Gli archeologi hanno scoperto sull’attuale territorio della Romania, tracce della civiltà umana che portano indietro nel tempo fino al paleolitico. Di quei tempi remoti ci “parlano” le scoperte di un inestimabile valore di culture e civiltà come quella della Hamangia (le statuette “Il Pensatore” e la sua copia – attualmente si trovano nella sezione tesoro del Museo Nazionale di Storia di Bucarest), Cucuteni (di questa cultura è rappresentativa la ceramica dipinta) oppure Gumelnita.

I principali siti archeologici della Romania sono:

Adamclisi – Tropaeum Traiani (Constanta); si tratta del monumento trionfale eretto nel 109 in memoria della vittoria dell’imperatore Traiano contro i Daci; vicino si trovano un tumulo e un altare funerario e i ruderi della città antica omonima (sec I – VI) che conservano, parzialmente restaurate, le strade, il sistema di fogne, le mura di cinta con 22 torri di difesa e quattro porte e quattro basiliche paleocristiane;

Arutela (Valcea); si tratta delle rovine di un castro romano in pietra costruito dall’imperatore Adriano sulla riva sinistra del fiume Olt, a Nord del monastero Cozia;

Basarabi (Constanta) – nella parte sud del comune di Basarabi sono state scoperte le spettacolari vestigia di alcuni insediamenti monastici con chiesette scavate nelle pareti calcaree tra i secoli X e XII;

Capidava (comune Topalu – Constanta) era un’importante fortezza eretta dai romani sulla riva del Danubio; ottimo stato di conservazione delle mura di cinta alte 5 – 6 m e grosse 2 m, con sette torri di difesa alte 10 m e due porte di cui una dava sul porto; a queste mura si sono aggiunte quelle dell’epoca bizantina (sec. X - XII);

Capul Dolojman (comune Jurilovca – Tulcea); gli archeologi hanno trovato sulla riva alta del lago i ruderi della roccaforte greco-romana Arganum (sec. VII A.C. – VI D.C.), citata in un documento dell’epoca con il nome Orgame;

Celeiu (Corabia – Olt): sulla terrazza superiore del Danubio, nei pressi dell’attuale città Corabia i romani hanno costruito sulle rovine di una città romana meno conosciuta (sec II – III) una città chiamata Sucidava (sec IV – VI) che conserva le mura di cinta con otto torri di difesa, le terme, una basilica paleocristiana (sec V – VI), le strade, una fontana sotterranea e la base del ponte eretto durante il regno dell’imperatore Costantino il Grande;

Constanta; l’antica città Tomis eretta dai coloni greci di Mileto nel VI secolo A.C. conserva meglio, però, le vestigia dell’epoca romana (sec I – VI D.C.): le mura di cinta con torri e porte che circondavano la penisola, le terme, il grande edificio romano ricoperto da mosaico policromo, le basiliche paleocristiane, una tomba romana dipinta, una cripta cristiana affrescata ecc;

Drobeta Turnu Severin (Mehedinti) conserva le rovine dell’antica città romana Drobeta con mura di cinta, le strade e una parte degli edifici; interessanti i ruderi del ponte eretto dall’architetto Apollodoro di Damasco commissionato dall’imperatore Traiano;

Enisala (Tulcea) – la città Heracleea e la roccaforte genovese eretta parzialmente sulle rovine della fortezza romana e poi romano – bizantina;

Histria (Constanta) – costruita poco prima delle città Tomis e Callatis, Histria non ha avuto però la stessa storia: se le ultime due hanno continuato a vivere, della città Histria si conservano adesso solo le rovine; dello stesso splendore antico si possono visitare in un parco archeologico simile a quello di Ostia Antica le mura di cinta con torri di difesa, le rovine dei templi greci, i quartieri romani, le terme, alcune basiliche cristiane tra cui una è la più grande basilica cristiana della regione (50 m lunghezza) che risale al VI secolo D.C.

Mangalia (Constanta) – l’antica città Callatis, eretta come le sue “sorelle” Tomis e Histria dai coloni greci; attualmente si possono vedere il lato nord e una parte della mura di cinta ovest che chiudeva il lato verso il mare della città romana, le rovine di una basilica, e un piccolo segmento urbano conservato all’entrata e nell’interno dell’hotel President;

Moigrad (comune Mirsid – Salaj); si tratta delle rovine del castro romano Porolissum, il più importante centro militare e civile del Nord – Ovest della Dacia romana;

I Monti Orastiei custodiscono alcune delle più importanti fortezze dei Daci risalenti all’epoca di Decebalo (il re daco sconfitto da Traiano) site lungo il fiume Gradistea. A Gradistea Muncelului si trovava la capitale di Decebalo, Sarmizegetusa, eretta a 1.200 m altezza e che conserva, dentro un bosco, le fortificazioni, le rovine delle abitazioni, le strade e i santuari in pietra dei Daci. Salendo da Orastie e Orastioara verso la capitale precedente a questa attirano l’attenzione le fortezze di Costesti, Blidaru, Fetele Albe.

A Niculitel (Tulcea) sono stati sepolti alcuni dei primi martiri cristiani (sec III – IV) in una cripta sita sotto l’altare di una basilica paleocristiana costruita tra i secoli V e VI;

A Rosia Montana si trovano le più importanti vestigia della miniera romana d’oro, Aurus Maior ma anche delle necropoli e ruderi di alcune abitazioni;

Ulpia Traiana Sarmizegetusa (Hunedoara), città romana eretta da Traiano dopo la conquista della Dacia come capitale della nuova provincia romana; la forma rettangolare specifica alle città romane copre una superficie di 32 ha; si conservano alcuni pezzi delle mura di cinta, alcune torri e strade, il foro e i ruderi si alcuni quartieri; nella parte Nord il più importante monumento è l’anfiteatro;

1 commento:

  1. io sono stato in romania e mi sono divertita.

    la povertà c'è ovunque nel mondo.
    In italia si sta peggio delle Romania.

    vorrei precisare che i rom non hanno a che fare con i romeni.
    anche in Italia abbiamo i nostri sinti meridionali con i catenoni sul collo..I romeni sono brava gente

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