MUSICA POPOLARE E 8 MARZO ALTERNATIVO ALLE TERME DEI PAPI

VITERBO - Martisor e macinetti, musica polare rumena e otto marzo alternativo alle Terme dei papi, dove sabato si celebra la Festa del marzolino. O ''martisor'', per dirla alla rumena. Un pomeriggio di amicizia e integrazione organizzato dall'associazione di volontariato ''Viterbo con Amore'' in collaborazione con Unicef, provveditorato agli studi, terzo circolo didattico dell'Ellera, Cesv, Spes e la Cna, a partire dalle ore 16.

Secondo la tradizione, in Romania il primo marzo e' considerato il primo giorno della primavera e nella settimana che va fino all'otto e' d'uso regalare alle donne i ''marzolini'', ciondoli realizzati con vari materiali legati a fiocco da un cordoncino, intrecciato con un filo bianco e uno rosso, di canapa, lana o cotone, a rappresentare l'inverno e la primavera. ''Chi regala il marzolino - spiega la promotrice dell'iniziativa, Catalina Sava - lo appunta sul vestito della donna all'altezza del cuore, come simbolo di buona fortuna per l'intero anno. L'idea di questa iniziativa nasce dal voler condividere questo elemento di integrazione con la citta' di Viterbo''.

Nel corso del pomeriggio i marzolini creati dai bambini delle elementari del 3° circolo didattico dell'Ellera, nell'ambito del progetto interculturale del martisor, saranno esposti. I migliori tre verranno premiati. Riconoscimenti verranno dati anche alle tre migliori creazioni letterarie e ai tre migliori disegni realizzati. Si passera', poi, alla recita delle poesie, nelle due lingue, e all'esibizione del coro.

A tutti i bambini partecipanti, invece, verra' consegnata la medaglia d'onore della Regione Lazio. Seguira' uno spettacolo musicale di intrattenimento per piccoli e grandi del gruppo folcloristico ''Dor Calator'' diretto da Gabriel Pârjolea e appartenente all'associazione di promozione sociale e culturale Ascir Spirit Romanesc di Roma. Infine potranno essere acquistati i marzolini realizzati dal Laboratorio Artistica di Viterbo; il ricavato andra' per un obiettivo di integrazione individuato dall'Unicef.

Inoltre si potranno gustare i macinici (macinetti), dolce tradizionale romeno, prodotto per l'occasione, secondo la ricetta tradizionale, da Antonio Carbone, della pasticceria Catanese, del capoluogo.

fonte http://www.ansa.it

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